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“Ri-formare la PA”: il piano di formazione per i dipendenti pubblici
19 Feb 2022 08:22

Prende il via “Ri-formare la PA” l’ambizioso piano voluto dal ministro Brunetta per formare i dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

Il piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano si chiama “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”, ed è stato lanciato dal ministro appena un mese fa, il 10 gennaio 2022, coerentemente con il Patto e con il disegno contenuto nel PNRR.

Il programma di assessment e formazione digitale dedicato ai dipendenti pubblici è entrato nel vivo il 1° febbraio e consentirà ai dipendenti pubblici di accrescere le competenze al fine di aumentare le competenze organizzative delle pubbliche amministrazioni.

Le PA sulla base dei fabbisogni di competenze e priorità strategiche diventeranno così parte attiva del programma, aderendo all’iniziativa, informando dell’adesione i propri dipendenti e promuovendo gli interventi formativi.

Come aderire al Piano “Ri-formare la PA”

Le pubbliche amministrazioni avranno tempo fino al 15 febbraio per presentare la propria manifestazione di interesse per il piano “Ri-formare la PA”, attraverso la compilazione del modulo online predisposto, nel quale dovranno indicare un proprio referente, individuare i dipendenti da formare e avanzare una proposta sui tempi di partecipazione del proprio personale.

Il Dipartimento della funzione pubblica, una volta raccolte le adesioni delle amministrazioni pubbliche, definirà il calendario delle attività, che sarà comunicato a ciascuna di esse.

Soltanto nella fase di avvio del programma, l’adesione sarà possibile fino al 15 febbraio 2022, in modo da consentire al Dipartimento della funzione pubblica il corretto dimensionamento dei servizi da erogare. A regime sarà in ogni caso possibile, per le amministrazioni, accedere al programma in qualsiasi momento.

L’elenco delle amministrazioni che hanno aderito alla fase pilota del programma di formazione sulle competenze digitali sarà costantemente aggiornato e sarà consultabile all’interno della sezione “Chi partecipa” del sito Competenze digitali per la PA.

La partecipazione all’iniziativa non avrà costi, né per le amministrazioni, né per i singoli dipendenti. Per le PA il programma rappresenterà un’opportunità di crescita del proprio sistema di competenze organizzative in modo da rispondere più efficacemente ai bisogni dei cittadini, mentre per i dipendenti il programma costituirà un’occasione unica per investire sul proprio percorso professionale.

Il piano “Ri-formare la PA” prevede due ambiti di intervento:

  • Syllabus per le competenze digitali;
  • PA 110 e lode.

Il progetto Syllabus

Syllabus “Competenze digitali per la PA”, è stato creato a maggio 2020, per delineare il set minimo di competenze che ogni dipendente pubblico dovrebbe possedere per poter operare in modo consapevole in una pubblica amministrazione al tempo del digitale.

Il Syllabus nella sua versione aggiornata (1.1) si compone di 113 conoscenze e abilità, declinate in 3 livelli di padronanza (base, intermedio e avanzato), organizzate in 11 a loro volta suddivise in 5 specifiche aree di competenza:

  • Dati, informazioni e documenti informatici;
  • Comunicazione e condivisione;
  • Sicurezza;
  • Servizi online;
  • Trasformazione digitale.

Sulla base delle competenze e abilità definite nel Syllabus è stata, dunque, implementata la prima piattaforma nazionale per l’assessment delle competenze digitali, necessaria per verificare le conoscenze e abilità digitali possedute da ciascun dipendente.

Attraverso tale piattaforma i dipendenti individuati dalle amministrazioni potranno, dunque, accedere all’autovalutazione delle proprie competenze digitali e sulla base degli esiti saranno indicati ai dipendenti i moduli formativi necessari per colmare i gap di conoscenza e per migliorare le competenze.

Tra i vari moduli vi sono anche le proposte di alcune grandi aziende, pubbliche e private, del settore tecnologico, per le quali dal 10 al 31 gennaio è stato pubblicato un avviso di manifestazione di interesse per mettere a disposizione, a titolo gratuito, contenuti formativi coerenti con gli obiettivi del Piano e, in particolare, con il modello di competenze digitali definito nel Syllabus. All’avviso hanno risposto oltre 50 operatori, tra cui top player come Cisco, Microsoft, Oracle, Leonardo, Fastweb.

Alla fine di ogni percorso sarà rilasciata una certificazione che alimenterà il “fascicolo del dipendente”, in corso di realizzazione anche in collaborazione con Sogei. Particolare attenzione sarà poi riservata alla cybersicurezza, tramite un progetto formativo in via di definizione con il Ministero della Difesa.

Per le amministrazioni, la piattaforma renderà disponibili funzionalità per la registrazione e gestione degli utenti e una dashboard per la reportistica, contenente i dati sulla partecipazione e sul risultato dell’assesment in forma aggregata.

Per maggiori dettagli sul progetto Syllabus è possibile consultare la guida oppure o la sezione FAQ.

PA 110 e lode

Il 7 ottobre 2021 a Palazzo Vidoni è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, grazie al quale i dipendenti pubblici potranno iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione d’interesse per le attività delle amministrazioni pubbliche.

Il Protocollo Funzione pubblica-Università prevede:

  • Contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca;
  • Contratti a tempo determinato e altre forme contrattuali flessibili nelle PA;
  • Dottorati di ricerca: monitoraggio dell’offerta ed elaborazione congiunta di programmi di ricerca coerenti con l’interesse specifico delle PA;
  • Formazione universitaria professionalizzante, in particolare per la finalità di consentire ai dipendenti pubblici diplomati il conseguimento della laurea;
  • Elaborazione di specifici programmi di studio da diffondere nelle università per la formazione mirata nei settori di interesse delle PA;
  • Elaborazione di specifici elenchi di ricercatori e tecnologi di università ed enti di ricerca disponibili per posizioni di comando, distacco o mobilità a tempo determinato nelle PA;
  • Elaborazione congiunta di programmi di studio e lavoro all’estero;
  • Semplificazione della normativa di settore.

L’elenco aggiornato delle Università aderenti, suddivise per regione, è disponibile qui.


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