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Stop ai controlli a sorpresa sulle imprese
01 Dic 2021 05:22

  • Si va verso la semplificazione delle procedure per imprese e PA
  • Il ministro Brunetta: “I controlli avverranno nel rispetto reciproco”
  • Nuove misure per migliorare anche i tempi e l’efficacia delle procedure di acquisto ICT

Il Ddl Concorrenza approvato il 4 novembre in Consiglio dei Ministri segna un punto di svolta nel processo di semplificazione e sburocratizzazione del Paese. L’obiettivo è quello di favorire la ripresa economica attraverso la semplificazione dei controlli alle imprese.

Un punto che è stato ribadito nei giorni scorsi anche dal Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, in occasione dell’evento sul “Procurement pubblico del digitale per la trasformazione del Paese”, promosso da Anitec-Assinform (l’associazione italiana delle tecnologie dell’informazione legata a Confindustria).

“Prima di ogni controllo ci sarà una telefonata per programmarlo, specificarne la natura, individuarne i contenuti e i documenti necessari, i giorni in cui arriverà, le risorse umane di cui avrà bisogno. Non ci saranno divise o mitragliette in vista. I controlli avverranno nel rispetto reciproco. Poche parole: civiltà, gentilezza e cortesia”, ha sottolineato il Ministro.

Nei prossimi mesi saranno, dunque, emanati dal governo diversi decreti legislativi riguardanti la semplificazione dei controlli, la rimozione o alleggerimento degli oneri amministrativi, delle duplicazioni e delle sovrapposizioni che ostacolano l’attività quotidiana delle imprese.

Sarà, inoltre, incoraggiata la collaborazione tra pubbliche amministrazioni e i soggetti controllati, anche con l’ausilio di strumenti premiali e l’interoperabilità delle banche dati.

Si tratta di misure cruciali per poter portare avanti gli interventi di riforma previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in collaborazione con Regioni, Province e Comuni.

L’importanza strategica del Procurement ICT

Al centro del dibattito del convegno Anitec- Assinform soprattutto il “Procurement ICT” (l’approvvigionamento di beni e servizi informatici) e del suo ruolo strategico per la trasformazione digitale della PA.

È stata, infatti, evidenziata una forte correlazione tra la programmazione della domanda di tecnologia da parte della Pubblica amministrazione e le ricadute positive per le imprese tecnologiche fornitrici, spinte a loro volta a sviluppare quelle competenze, indispensabili per la digitalizzazione della PA e per la transizione ecologica del Paese.

Il Ministro Brunetta ha ribadito come in passato non si sia riusciti a mettere in campo una strategia concreta e di lungo periodo: “Molti errori sono stati commessi in passato dalla Pubblica amministrazione. L’approccio è apparso senza strategia, senza schemi, senza programmazione. Come una partita di giovani calciatori che rincorrono tutti la palla con l’unico obiettivo di mandarla in porta. Il nostro unico goal è stato per anni quello di riuscire a spendere il budget. Questo sistema, necessariamente debole, è stato messo a dura prova dalla pandemia. Anche voi fornitori, anche le imprese, vi siete rivolti alla PA più come a un cliente da sfruttare che a un partner paritario. Adesso con il governo Draghi, con il Next Generation Eu, con il Pnrr, abbiamo l’occasione di cambiare tutto”.

La sfida sarà quella di favorire interventi e misure in grado di garantire “una maggiore flessibilità nella programmazione di acquisti tecnologici; una condivisione dei dati tra le stazioni appaltanti al fine di velocizzare il processo dall’affidamento alla definizione del contratto; l’aumento di competenza nel project management”.  

La formazione digitale per la trasformazione della PA

Insieme al Formez e SNA il governo si sta muovendo per formare i dipendenti della pubblica amministrazione e dotarli di quelle competenze digitali di cui la PA è ancora carente.

Per farlo le risorse ci sono. “Abbiamo a disposizione quasi un miliardo in cinque anni per formare i 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Partiremo proprio dalla formazione digitale” – ha dichiarato il Ministro Brunetta.

Aumentare il ricorso agli appalti innovativi

Tra i vari obiettivi vi è anche quello di stimolare il ricorso agli appalti innovativi in modo da favorire nella PA l’introduzione di soluzioni innovative e delle nuove tecnologie, per migliorare i servizi a cittadini ed imprese, ma anche per stimolare l’innovazione di mercato tramite la spesa pubblica e incrementare la presenza nel nostro Paese di competenze industriali e di ricerca.

“Serve un’alleanza tra la Pa e la sua domanda, il suo procurement – ha concluso Brunetta – e il mondo delle imprese. Basta correre infantilisticamente tutti dietro la palla. Perché una partita sia bella bisogna che le due squadre giochino bene. Io voglio vedere una partita bella. Servono efficienti e intelligenti schemi di gioco. Ne trarremo tutti vantaggio”.


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