';

Talenti made in Sud, Cuttone tra i super ricercatori dell’Europa
06 Set 2013 07:06

Lotta ai tumori, produzione di energia, sicurezza nelle centrali nucleari: è catanese il superesperto italiano che si occuperà di questi temi in Europa rappresentando l’Italia nel Comitato di Programma Horizon 2020. Giacomo Cuttone, direttore dei Laboratori Nazionali del Sud, è una delle 15 eccellenze nazionali invitate dal Miur a far parte del più importante programma scientifico condotto finora dalla Commissione  Europea: dall’anno prossimo e per sei anni si occuperà di “ricerca nel campo dell’energia da fusione e fissione Euratom”. L’invito è arrivato a metà agosto direttamente dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica Maria Chiara Carrozza.

“È un riconoscimento – spiega Cuttone a Resto al Sud – all’attività di ricerca portata avanti in questi anni dai Laboratori. Il Ministro ha fatto queste scelte sulla base della capacità di ognuno di mettersi la maglia azzurra e la mano al petto: persone che posso rappresentare il Paese perchè hanno una storia ed un’esperienza specifica, e non rispondono a lobbies particolari”.

Una sfida competitiva, una possibilità di riscatto per le tante storie di talento che caratterizzano il Meridione? “In primis – specifica Cuttone – mi auguro che da questo progetto europeo ci siano benefici per l’Italia intera, senza concentrarmi su una regione piuttosto che su un’altra. E’ chiaro che le regioni con una tradizione scientifica particolare, come la Sicilia, avranno la propria possibilità di mettersi in luce e dare il proprio contributo alla ricerca europea. Ecco perchè penso di incontrare presto i vertici del governo regionale”.

Da Roma in giù, il Sud Italia è rappresentato anche da Daniela Corda, direttore dell’Istituto di Biochimica delle Proteine al Cnr di Napoli.

CuttoneIl team di 15 esperti Miur si è già messo a lavoro: “Ieri – conclude Cuttone – abbiamo già fatto un primo incontro nella sede del Ministero, e sono previsti meeting mensili e vertici a Bruxelles. L’idea è di un tavolo permanente ed interattivo, dove ognuno porta le proprie strategie per aumentare la produttività europea”.

A Catania i Laboratori Nazionali del Sud sono una realtà che dà lavoro ad un centinaio di persone: sono presenti sale sperimentali dedicate anche alla cura del melanoma oculare e laboratori di analisi di reperti storici. Tra le attività più interessanti dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il progetto che prevede  una rete di sensori acustici piazzati a 3500 metri di profondità nel mare siciliano a sud-est di Capo Passero: orecchie hi-tech per segnalare la presenza di capodogli nel Mediterraneo.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento