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Venafro premia il generale dei carabinieri
05 Apr 2015 06:57

E’ andato al giovane generale dei Carabinieri Salvatore Luongo il premio “Civis Anni ” di Venafro (Isernia). Il prestigioso riconoscimento (che è assegnato annualmente alle personalità che hanno mostrato dedizione verso gli altri, svolto opere meritevoli o gesti di coraggio, oppure che si sono distinte in campo professionale) è stato consegnato dal Circolo “San Nicandro durante una cerimonia a cui hanno partecipato le massime autorità del territorio.

Salvatore Luongo, 52 anni, originario di Napoli è stato promosso da quest’anno al grado di Generale di Brigata. Luongo è alla guida dal 2013 del Comando Provinciale dei carabinieri di Roma, dopo aver coordinato anche quello di Milano. Si è trasferito a Venafro nel 1972, quando il papà Antonio era stato chiamato a svolgere il ruolo di comandante di Stazione. E’ sposato e padre di due figli. E’ laureato in Giurisprudenza e Scienze politiche con varie specializzazioni e corsi internazionali. E’ lui il “personaggio dell’anno” a Venafro, scelto per la consegna del “Civis Anni”, giunto alla nona edizione.

Al generale dei Carabinieri è stata donata una preziosa scacchiera per ricordare che, proprio a Venafro sono stati trovati gli scacchi più antichi d’Italia e forse anche d’Europa. Il ritrovamento nel 1932 durante uno scavo in località S. Aniello, vicino il Teatro romano. Si tratta di esemplari realizzati in osso e datati 980 d.C. Insieme alla serata di premiazione, nella chiesa dell’Annunziata è stata anche officiata una cerimonia religiosa presieduta dal vescovo di Isernia –Venafro, Camillo Cibotti.

Con il cuore colmo di commozione, ringrazio il circolo San Nicandro (presieduto da Nicando Boggia che ha presentato la serata di premiazione) che mi ha voluto assegnare un premio molto significativo – ha detto Luongo -. Qui ho vissuto bei momenti. Quanti ricordi, quante emozioni. Indimenticabile quando gli amici venafrani si offrivano di accompagnarmi in auto a Napoli all’Accademia”.

Il generale ha ricordato anche i “professori che mi hanno dato l’esempio. I professori mi hanno insegnato la via del dovere, che ho affrontato con spirito di sacrificio e abnegazione e che, vi assicuro, dà risultati”. Nella vita professionale, ha proseguito, “cerco di essere vicino alla gente, così come l’Istituzione che rappresento. Sono cresciuto nelle stazioni dei Carabinieri, a partire da quella di Venafro comandata da mio padre, che sono la presenza dello Stato in ogni lembo del territorio d’Italia”. In conclusione di serata, il generale Salvatore Luongo ha rivolto un messaggio alle nuove generazioni: “L’amore per gli altri ci alimenti e ci sostenga sempre affinché il male e ogni forma di violenza non vincano mai”.


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