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Macchinari innovativi, il 13 aprile il via alle domande per il nuovo bando
05 Apr 2021 07:37

  • Opportunità per le pmi, reti di impresa e liberi professionisti che investono Sud
  • Le regioni di investimento possono essere Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
  • La dotazione finanziaria è di 132,5 milioni di euro

Al via il nuovo Bando Macchinari Innovativi, una interessante opportunità riservata a PMI, reti di impresa e liberi professionisti che investono nelle regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) con l’obiettivo di favorire la transizione verso l’economia circolare e la trasformazione tecnologica e digitale.

Per agevolare tale transizione il Ministero per lo Sviluppo economico ha aperto i termini del secondo sportello del Bando, supportando le imprese che investono nelle cinque regioni del Mezzogiorno con contributi a fondo perduto (in conto impianti) e finanziamenti a tasso agevolato con una dotazione finanziaria di 132,5 milioni di euro.

In cosa consiste il Bando Macchinari innovativi

Il bando sostiene gli investimenti innovativi finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale e a favorire la transizione verso l’economia circolare delle imprese presenti in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia attraverso programmi di acquisto di macchinari, programmi informatici, impianti e attrezzature che permettano alle realtà imprenditoriali del Mezzogiorno di aumentare il livello di efficienza e flessibilità dei cicli di produzione.

Le agevolazioni alle imprese rientrano nel Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR e sono regolate dal Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2019 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel dicembre dello stesso anno), finalizzato alla trasformazione tecnologica e digitale delle PMI coerentemente con il piano Impresa 4.0.

Quello che si aprirà il 13 aprile è il secondo sportello previsto dal bando e conta su una dotazione finanziaria di 132,5 milioni di euro, una cifra pari a quella già messa a disposizione nel 2020 dal Ministero con l’apertura del primo sportello del bando.

I termini per la partecipazione sono definiti dal decreto direttoriale pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico il 26 marzo 2021.

A chi si rivolge il bando Macchinari Innovativi, quali sono i requisiti per richiedere le agevolazioni previste e quali dono le aree territoriali coinvolte

Le agevolazioni previste dal bando Macchinari Innovativi possono essere richieste dalle micro, piccole e medie imprese (PMI), le imprese che aderiscono ad un contratto di rete e i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali.

Piccole e medie imprese

Per accedere alle agevolazioni, alla data della presentazione della domanda, le PMI devono:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • essere in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle Imprese, o (nel caso di imprese individuali e società di persone), avere presentato almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • essere in regola con la vigente normativa in materia di edilizia e urbanistica, del lavoro e della salvaguardia ambientale;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi.

Le imprese inoltre non devono:

  • essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • aver effettuato, nei due anni precedenti alla presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • essere imprese in difficoltà.

Liberi professionisti

Possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge n.4 del 14 gennaio 2013, e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge.

Reti di impresa

Possono inoltre chiedere le agevolazioni previste le imprese, fino ad un massimo di sei soggetti co-proponenti, che aderiscono ad un contratto di rete e che propongano un programma comune di sviluppo che ne aumenti la competitività e lo sviluppo tecnologico delle realtà aderenti alla rete.

Quali attività economiche sono ammesse al bando macchinari innovativi

Il bando ha l’obiettivo di sostenere le attività imprenditoriali di servizi alle imprese (elencate nel decreto ministeriale 30 ottobre 2019) e quelle del settore manifatturiero, ad esclusione di quelle che operano nei settori della siderurgia, dell’estrazione del carbone, della costruzione navale, della fabbricazione delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture e della produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Cosa finanzia il bando macchinari innovativi

Quali sono le spese ammissibili

La dotazione finanziaria è di 132,5 milioni di euro. Ai fini del bando sono ammesse le spese per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature funzionali alla realizzazione del programma di investimento, oltre a programmi informatici e licenze utili per l’utilizzo dei beni acquistati.

Come sono strutturate le agevolazioni

Le agevolazioni, a copertura del 75% delle spese ammissibili, consistono in un contributo in conto impianti (a fondo perduto) e un finanziamento agevolato e sono così articolate:

  • le micro e piccole imprese ricevono un contributo a fondo perduto pari al 35% e un finanziamento agevolato parti al 40%;
  • le imprese di media dimensione ricevono un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Il finanziamento agevolato, non assistito da particolari forme di garanzia, dovrà essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi entro 7 anni dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni che sono erogate da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo del Ministero dell’Economia.

Per ottenere le agevolazioni i programmi di investimento presentati devono:

  • prevedere un piano di spese tra i 400mila e i 3 milioni di euro;
  • essere realizzati esclusivamente presso unità produttive presenti in una tra le regioni obiettivo del bando: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
  • prevedere l’acquisizione di tecnologie utili alla reale trasformazione tecnologica e digitale e dell’impresa e delle soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.

Come presentare domanda

Le modalità di partecipazione al bando sono regolate dal decreto direttoriale del 26 marzo 2021 che definisce i termini di apertura del secondo dei due sportelli previsti dal decreto ministeriale del 30 ottobre 2019.

Le domande per partecipare al programma di finanziamenti potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica sul sito di Invitalia accendendo all’apposita sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Nuovo Bando Macchinari Innovativi – Secondo sportello”.

Le istanze potranno essere compilate a partire dalle 10.00 del 13 aprile 2021 e inviate a partire dalle 10.00 del 27 aprile 2021.

Le reti d’impresa non dotate di soggettività giuridica, le PMI non residenti nel territorio nazionale o amministrate da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, ai fini dell’accesso alla procedura informatica possono presentare una richiesta di accreditamento a partire dalle ore 10.00 del 6 aprile 2021, inviando una PEC all’indirizzo nuovobando.macchinarinnovativi@pec.mise.gov.it allegando la modulistica richiesta nel bando.

Valutazione delle domande

Le agevolazioni vengono valutate a «sportello». Le domande inviate sonno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione.

Ogni impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione, sia in forma autonoma che nell’ambito di un programma comune in forma di rete d’impresa.

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