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La Regione Molise deve rilanciare Campitello Matese: “Adesso basta”
19 Ott 2013 10:54

Il tam tam è partito sul web e sui social network: “In Molise c’è un posto bellissimo. Si chiama Campitello Matese: stazione sciistica a 1.450 metri che rischia di chiudere”. La località è nel cuore verde d’Italia, a sole due ore e mezza di distanza da Roma e a un’ora e mezza da Napoli. Lo spettacolo naturale è splendido, inserito in un contesto, come quello del Molise, dove il 55 per cento del territorio è ricoperto da boschi e foreste e dove il tasso di inquinamento nelle città è il più basso d’Italia. Un angolo di paradiso e una delle rare località sciistiche del sud Italia, che ora rischia di fallire per la cattiva gestione e l’incapacità politica e amministrativa nelle attività di marketing e promozione.

Ieri sera si è tenuta una lunga riunione a San Massimo, in provincia di Campobasso, (Campitello ricade in questo territorio), tra gli amministratori locali e gli operatori della zona, per chiedere al governo regionale certezze sul futuro della stazione turistica. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Massimiliano Scarabeo: “Gli impianti sciistici di Campitello Matese non chiuderanno”, ha promesso. Scarabeo ha firmato una delibera – leggi la delibera – (la data è del 10 ottobre) in cui la Regione ha chiesto alla Società Sviluppo Montagna Spa di assicurare l’avvio della stagione sciistica 2013 -2014.

Contestualmente, sempre la Regione ha previsto l’azzeramento dei vertici della società Funivie Molise che si occupa della gestione degli impianti. Un atto che lo stesso assessore alle attività produttive aveva già annunciato lo scorso agosto. Funivie Molise è nata nel 2009 proprio per gestire gli impianti di risalita e individuare un partner privato. “In questi 4 anni la mission aziendale è stata totalmente fallimentare – ha detto Scarabeo – gestendo solo ingenti somme di denaro pubblico e generando forti perdite economiche. Funivie Molise – ha continuato Scarabeo – in questi anni di attività ha gestito fondi pubblici per tre milioni e mezzo di euro, erogati dalla precedente Giunta regionale, al solo fine di ripianare debiti pregressi generati da gestioni societarie poco oculate. Oltre ad aver ricevuto e mal speso due distinti finanziamenti regionali per un totale di oltre 500 mila euro”.

Scarabeo ha infine annunciato di voler dare uno “sviluppo organico alla gestione delle montagne del Molise” anche attraverso un’attività di marketing e promozione. Campitello e Capracotta, altra località sciistica in provincia di Isernia, ne hanno davvero bisogno. Ma ora occorrono azioni concrete e soprattutto investimenti mirati e sensati. Lo chiedono anche i turisti che amano la montagna molisana e che sfogano sul web tutta la loro delusione per come Campitello sia stata gestita male in questi anni.

A.D.R chiede, in particolare, di “rendere conto telematicamente di tutte le spese che fanno in quanto noi paghiamo le tasse ed abbiamo il diritto di sapere come spendono il nostro denaro pubblico anche mediante internet”, mentre per G.M. “dopo 20 anni consecutivi di skipass stagionale, quest’anno ammesso che si possa fare, io non lo farò, bisogna stroncare questi farabutti”. Campitello Matese potrebbe essere una “miniera d’oro” del turismo per il Molise e per il Sud, sempre che si abbia la consapevolezza del suo valore e le capacità necessarie a gestirla. Ma il salto di qualità devono farlo tutti, anche i residenti e gli operatori turistici.


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