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Reddito di cittadinanza, nuovi controlli e scatta il blocco del conto corrente
22 Nov 2021 16:49

  • Sempre più controlli per i percettori del reddito di cittadinanza
  • Puniti severamente chi non comunica variazioni nel patrimonio
  • Diverse inoltre le novità introdotte dalla manovra del governo di questi giorni

Attenzione a rispettare le regole se si percepisce il reddito di cittadinanza. Una nuova sentenza della Cassazione ha infatti sancito che chi non ha avvertito l’Inps di avere un nuovo lavoro può essere punito duramente. Si rischiano il blocco del conto corrente e restituzione della somma ricevuta nel frattempo.

La sentenza della Cassazione: confisca e blocco conto

Una donna ha continuato a ricevere il Reddito di cittadinanza nonostante avesse un lavoro. Quando le è stato sequestrato il conto corrente, ha però deciso di presentare ricorso, nella speranza di vedere la propria ragione riconosciuta. La risposta della Cassazione, però, è stata negativa, e sono state confiscate così le somme percepite indebitamente dalla donna nel frattempo.

Tra le ragioni portate avanti dalla donna pare vi fosse quella di non essere al corrente della necessità di comunicare all’Inps di avere un lavoro. Gli ermellini, però, hanno risposto chiaramente: “è stato escluso che la donna non fosse al corrente dell’obbligo di dichiarare la variazione del suo reddito“. In breve, hanno concluso che avesse continuato a percepire un doppio “stipendio” volontariamente.

Dal 2022 più controlli sul Reddito di cittadinanza

Proprio in questo periodo si parla sempre di più di controlli sui percettori del reddito di cittadinanza. Il governo prevede di portare avanti sempre più denunce per chi lo acquisisce indebitamente, attraverso una verifica mensile ai centri per l’impiego. Dopodiché i Comuni saranno avvertiti della presenza di casi sospetti da “tenere d’occhio”. Chi di dovere si impegnerà a verificare anche la presenza di beni patrimoniali all’estero, in modo da evitare illeciti.

Diverse inoltre le novità introdotte dalla manovra del governo di questi giorni. Tra queste:

  • Tagli di 5 euro a partire dai 6 mesi dall’inizio del sussidio
  • Perdita del reddito di cittadinanza dopo il rifiuto di due proposte di lavoro (prima erano tre)
  • Controllo mensile di chi non può lavorare ma è destinatario del Patto per l’inclusione sociale per verificare le sue condizioni.

I numeri del reddito di cittadinanza finora

Nonostante ciò, bisogna inoltre considerare che il grosso delle richieste di Rdc non valide sono scartate all’origine. Basti considerare che, sulle 4.359.359 domande ricevute dall’Inps tra aprile 2019 e settembre 2021, ben 1.215.251 sono state respinte all’origine. Tra l’altro 605.277 sono decadute perché i beneficiari hanno avuto variazioni nel loro patrimonio oppure hanno accettato un lavoro.


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