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Dal 30 agosto la Sicilia in zona gialla, ecco cosa non si potrà fare
27 Ago 2021 18:07

  • La Sicilia torna in zona gialla
  • Mascherine obbligatorie anche all’aperto
  • E’ la prima regione a tornare gialla

“Ho appena firmato una nuova ordinanza che porta la Sicilia in zona gialla. E’ la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi”. Lo rende noto il ministro della Salute, Roberto Speranza. L’ordinanza entrerà in vigore lunedì 30 agosto.

Mascherine obbligatorie anche all’aperto

Mascherine obbligatorie anche all’aperto e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante. E’ quanto cambierà in sostanza per i territori dell’Isola. Regole diverse e meno stringenti rispetto a quanto gli italiani erano abituati a fare nei mesi scorsi. E che tengono conto anche del green pass in possesso dei vaccinati.

Le altre misure

Con il nuovo profilo di rischio giallo, le misure prevedono che ci si possa spostare tra le regioni (anche senza il green pass) ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione al di là del colore del territorio di provenienza e di quello di arrivo. Non ci sono più limiti orari alla circolazione, dunque nessun coprifuoco, che è stato eliminato lo scorso 21 giugno.

Le mascherine, che in zona bianca sono già obbligatorie nei locali al chiuso, in gialla devono tassativamente essere indossate anche all’aperto.

Teatri, cinema, concerti, musei e terme sono accessibili, ma vigono le stesse regole della zona bianca, quindi sempre con l’utilizzo del green pass.

Musumeci: “Campanello d’allarme”

«La “zona gialla” in Sicilia, decisa dal ministro per la Salute – che ho sentito poco fa al telefono – non coglie di sorpresa nessuno. È, purtroppo, il risultato del fatto che nell’Isola, negli ultimi mesi, da un lato si è verificata un’intensa propaganda contro il vaccino, dall’altro è arrivato un ingente flusso di turisti, per la fortuna dei nostri operatori, direi. Non cambia molto col “giallo”, ma il passaggio di colore deve suonare come un campanello d’allarme».

Lo dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci, commentando il provvedimento del ministro Speranza che colloca la Sicilia in “zona gialla” da lunedì 30 agosto, a seguito del superamento dei parametri previsti.

«Mi aspetto che i siciliani non vaccinati contro il Covid – prosegue – sentano la priorità di dare corso a questo dovere civico. Cos’altro deve accadere perché si convincano? Se nella terapia intensiva dei nostri ospedali vanno quasi tutti i non vaccinati, si vuole finalmente prendere contezza della necessità di proteggersi? La mia ordinanza sulla vaccinazione nei 55 Comuni più esposti è operativa. Valuterò domani se estenderla a tutti i centri sotto i parametri di immunizzazione, a prescindere dalla diffusione del contagio. Non si può subire ancora l’egoismo di una minoranza e l’ipocrisia di qualche politico alla ricerca di facile consenso. Dobbiamo tutti e presto tornare alla vita normale».


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