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Hanno impiccato un giovane in Iran perché colpevole di inimicizia con Dio
13 Nov 2013 07:17

Continuano senza sosta le esecuzioni di massa in Iran.

Solo dopo la vittoria del neoletto presidente cosidetto “riformista” Hassan Rohani, sono stati impiccati 270 persone, tra questi 27 attivisti politici curdi, nella prigione di Saghez nel kurdistan Iraniano.

Infatti, pochi giorni fa è stato impiccato Sherko Moarefi, classe 1980, che è stato giudicato da un tribunale islamico degli Ayatolla, colpevole di moharebeh (inimicizia con Dio).

Sherko è stato ucciso dal regime Iraniano senza avvertire i genitori e il suo avvocato. Lo stesso Sherko aveva parlato per telefono con i suoi la sera prima. Egli era stato arrestato alla fine del mese di ottobre 2008, e accusato di “comportamento ostile a Dio“.

Il 13 novembre 2009, è stato trasferito in una cella di isolamento, dove i prigionieri sono detenuti prima dell’esecuzione. Per la mente contorta degli Ayatolla la lotta per la libertà significa “comportamento ostile a Dio”. Ma Dio non c’entra niente. Dio viene usato strumentalmente per tappare la bocca di milioni come Sherko.

Gli 8 milioni di curdi in Iran chiedono la libertà a un regime che non ha nessun rispetto per l’essere umano, bastarebbe dare un’occhiata alla rete per vedere le immagini di esseri umani penzolanti come spaventapasseri nelle piazze pubbliche nella città Iraniane.

Di fronte a questa atrocità la comunità internazionale e in primis gli Stati Uniti sono in silenzio, anzi cercano di dialogare con il regime su una sola questione che è quello nucleare, senza condannar fermamente queste esecuzioni.

Dell’ultimo colloquio telefonico, dopo più di 30 anni di silenzio tra i due Stati, tra Obama e Hassan Rohani , è stato lo stesso inquilino della Casa Bianca a riferire nel corso di una conferenza stampa: “Quella con il presidente iraniano Hassan Rohani è stata la prima comunicazione tra i nostri due Paesi dal 1979: è indicazione che stiamo andando verso il superamento delle difficoltà affrontate nel corso della storia. Credo ci siano le basi per una soluzione”.

Ci piacerebbe sapere signor presidente Obama quale soluzione, quello di lasciare il regime a massacrare i popoli dell’Iran?


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