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Il Cnr illumina le grotte termali di Catania
18 Gen 2015 10:24

Un altro tesoro del Sud che prende luce. Più luce. Si tratta delle Terme Achilliane e degli scorci finora nascosti del monumento romano.

L’edificio termale che si estende nelle viscere di piazza Duomo, sotto la Cattedrale di Catania, sarà illuminato da un impianto innovativo ecosostenibile: il primo in Italia.

E non è tutto, il luogo – come racconta il quotidiano La Sicilia – potrà essere visitato virtualmente grazie a un’app che permetterà di immergersi nell’archeologia.

Parte da Catania, dal cuore del centro storico etneo, un esperimento che coniuga passato e futuro, monumenti e innovazione tecnologica.

Il progetto è curato e finanziato dall’Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) del Centro nazionale di ricerca e sarà solo il primo di una serie di novità culturali in città, come annuncia il direttore dell’Ibam, Daniele Malfitana.

«Dopo le Terme Achilliane – dice il docente e archeologo al quotidiano – sperimenteremo il progetto per un altro monumento, altrettanto suggestivo ma ancora più grandioso, un altro simbolo della Catania antica: l’Anfiteatro Romano di piazza Stesicoro a cui daremo davvero nuovo lustro. Un sogno a cui stiamo già lavorando».

L’obiettivo del Cnr è ambizioso: dar luce anche a ciò che oggi non si vede. Di rendere visibile ciò che è invisibile.

«La scelta delle Terme Achilliane è significativa in tal senso – dice il direttore dell’Ibam, Daniele Malfitana. Abbiamo lavorato due mesi e realizzato un sistema che regalerà ai visitatori lo spettacolo di scorci mai illuminati del monumento, ma permetterà anche di guardare meglio, appunto sotto una nuova luce, quel che si conosce già, come gli stucchi che decorano alcuni ambienti dell’impianto termale».

Un progetto finanziato dal Cnr e che ha quale obiettivo quello di mettere in campo uno strumento innovativo di valorizzazione del patrimonio che sarà valutato direttamente dai visitatori.

«L’intento è anche quello di colmare le carenze legate a oltre 50 anni di attività archeologica frammentaria – dice il docente – e far sì che si possa ammirare il sito in tutta la sua ritrovata bellezza. Ma il nostro obiettivo è anche quello di sostenere, concretamente, la valorizzazione dei monumenti chiave della città etnea e ciò anche attraverso una nuova illuminazione all’insegna del risparmio energetico che possa dar vita a una valorizzazione vera del monumento. Immediata. Per questo la prima esperienza è stata con le Terme Achilliane a cui abbiamo voluto dare luce, in ogni senso. Dimostrando anche che la ricerca può e deve mettersi a disposizione della città e della cittadinanza».

Un progetto sposato con entusiasmo dal Comune e dagli altri enti coinvolti nella tutela del monumento e che, ancora, sperimenta una fruttuosa sinergia per la promozione culturale. Il lavoro del Cnr è stato anche quello di uno studio analitico, ex novo, del monumento che rappresenta uno degli edifici più significativi di età romano-imperiale a Catania.

I nuovi led daranno ai visitatori l’impressione di vedere un sito ancora più suggestivo, grazie a un gioco di lampade disposte secondo un progetto artistico curato da Marzia Paladino. Saranno messi in risalto angoli nascosti e sarà creato un suggestivo movimento di acqua e pietra, reso ancor più bello dal suono dell’Amenano che qui in parte scorre. Verrà valorizzato l’apparato decorativo delle terme: lo stesso che affascinò Houel e che ora, per la prima volta, è emerso con straordinaria forza.


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