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La carica delle 150 mila nuove partite Iva, un terzo al Sud e nelle Isole
11 Set 2021 07:12

  • Osservatorio sulle partite IVA del secondo trimestre 2021
  • Il commercio è il settore con maggiori nuovi avviamenti
  • Il 40% ha scelto il regime forfettario

Nel secondo trimestre del 2021 sono state aperte 147.153 nuove partite Iva con un incremento del 54,1% in confronto al corrispondente periodo dello scorso anno dovuto alle forti restrizioni connesse all’emergenza sanitaria in vigore nel 2020.

Nuove realtà di commercio on line

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 65,6% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 21,1% da società di capitali, il 3% da società di persone; la quota dei “non residenti” (essenzialmente costituiti da società di commercio on-line) e quella delle “altre forme giuridiche”, rappresentano complessivamente oltre il 10% del totale delle nuove aperture. Rispetto al secondo trimestre del 2020, l’aumento di avviamenti è generalizzato, raggiungendo il 400% per i non residenti, mentre si assesta al 35% per le persone fisiche.

Un terzo al Sud e nelle Isole

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 47,4% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 20,3% al Centro e il 31,6% al Sud e Isole. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso mostra le crescite maggiori in Friuli V.G. e Veneto, entrambe oltre il 110%, quella più contenuta in Molise (+18,9%).

Nel commercio un quarto di nuove attività

In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra sempre il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 24,8% del totale, seguito dalle attività professionali con il 16,2% e dall’agricoltura (11%). Rispetto al secondo trimestre del 2020, tra i settori principali i maggiori aumenti si notano nelle attività di intrattenimento (+103%), nel commercio (+98,8%) e nelle attività immobiliari (+90,4%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra una prevalenza della quota maschile, pari al 62,3%. Il 47,5% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e circa il 31% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano notevoli incrementi di aperture: l’aumento più consistente interessa la classe più giovane con un +37%. Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che il 17,7% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero.

Il 40% ha scelto il regime forfettario

Nel periodo in esame 61.153 soggetti hanno aderito al regime forfetario, pari al 41,6% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 36,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.


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