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Manovra finanziaria, ecco le misure per le imprese e per il Sud
30 Ott 2021 10:59

  • Per la Nuova Sabatini 900 milioni di euro
  • Per i Contratti di sviluppo 450 milioni di euro
  • Per il Fondo di Garanzia 3 miliardi di euro

Nel disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei ministri sono state introdotte, su proposta del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, misure per la crescita e il sostegno delle imprese che hanno l’obiettivo di favorire la competitività del sistema produttivo del Paese anche attraverso investimenti innovativi legati alla transizione digitale e green.

Le misure

In particolare, a sostegno delle imprese sono state rifinanziate: la Nuova Sabatini con 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026, i Contratti di Sviluppo con 450 milioni per il 2022 e il Fondo di garanzia con un incrementato complessivo di ulteriori 3 miliardi fino al 2027.

Istituiti due fondi

Sono stati inoltre istituiti al Mise due Fondi, per la transizione industriale e per i lavoratori delle PMI in crisi:

  • Il Fondo per la transizione industriale, con una dotazione di 150 milioni di euro dal 2022, ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici attraverso agevolazioni alle imprese finalizzate alla realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate, nonché per la cattura, il sequestro e il riutilizzo della CO2;
  • Il Fondo per i lavoratori in crisi, con una dotazione complessiva di 600 milioni di euro (200 milioni per l’anno 2022, 200 milioni per l’anno 2023 e 200 milioni per l’anno 2024), destinato a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni.

Altri interventi

Tra gli altri interventi approvati nella manovra anche l’esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumono con contratto a tempo indeterminato lavoratori subordinati, indipendentemente dalla loro età anagrafica, che provengono da imprese in crisi.

Previsto anche un incremento delle risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e la proroga dei crediti d’imposta per investimenti 4.0 in ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica.

Rinviato al 1 gennaio 2023 l’entrata in vigore della sugar e plastic tax.

Per Alitalia, è stata prorogata fino al 2023 la cassa integrazione per i lavoratori coinvolti nella procedura di in amministrazione straordinaria, mentre è stato esteso al 2022 il rimborso dei biglietti che i passeggeri non hanno potuto utilizzare per la cessazione dell’attività della compagnia aerea, già previsto con il fondo da 100 milioni già in funzione per il 2021.

Gli interventi per il Sud

“Una manovra di meno tasse e più investimenti, con un’attenzione particolare al Mezzogiorno”, afferma il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna riassumendo le principali misure della manovra destinate al Meridione e al recupero dei divari.

  • stanziati ulteriori 23,5 miliardi per il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027 e siamo già al lavoro per programmarli e investirli con puntualità ed efficacia;
  • confermato il credito d’imposta per gli investimenti al Sud per il 2022;
  • garantite più risorse per aumentare gradualmente i posti negli asili nido fino a raggiungere in tutti i comuni del Sud il target europeo del 33% di copertura nel 2027;
  • investite fin da subito le risorse necessarie per garantire dovunque il trasporto degli studenti diversamente abili“.

“Stiamo lavorando con la Commissione UE – aggiunge Carfagna – per confermare la decontribuzione al 30% dei contratti di lavoro al Sud. E con il Parlamento e le forze politiche, avremo un dialogo serrato per far sì che il fondo destinato alla riduzione delle tasse abbia tra i propri obiettivi centrali l’attrazione di investimenti privati e la creazione di lavoro nel Mezzogiorno”, conclude Carfagna.


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