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Quella colata di cemento che attende l’Italia. In nome della “ripresa”
14 Ott 2014 07:15

Il vero grande problema italiano è la assoluta mancanza di responsabilità, di etica e di cultura politica.

Per questo prendersela con la situazione politica attuale probabilmente serve a poco: è il prodotto di una corruzione dominante, di una cultura politica inesistente e di un immobilismo recalcitrante del popolo italiano. Sono stato molte volte all’estero, per studio, per lavoro, per divertimento e mi sono reso conto di come il nostro paese sia completamente fermo e immobile rispetto a tutti gli altri.

Presenta un substrato esistenziale a dir poco sconvolgente. In nessun paese al mondo le mafie hanno ucciso così tanti uomini dello Stato come in Italia. In nessun paese al mondo ci sono stati tantissimi attentati quasi sempre senza un colpevole. In nessun paese al mondo c’è il forte sospetto che lo Stato sia colluso con la criminalità organizzata.

In nessun paese al mondo si avvicenda sempre un gruppo di persone che dice continuamente le stesse cose, senza mai agire per cambiarle. In nessun paese al mondo si subiscono passivamente leader non eletti e non votati, parlamento eletto con legge dichiarata incostituzionale, leggi elettorali e leggi di governo fatte da persone condannate con sentenze passate in giudicato.

All’estero mi dicono spessissimo che facciamo ridere perché non siamo capaci di cambiare nulla, prigionieri di un immobilismo che ormai ci sta asfissiando ed anestetizzando. Siamo la peggiore economia d’Europa. E come se non bastasse arriva anche il decreto legge n.133/2014 “Sblocca Italia”: una creatura senza testa.

Buona parte del suo contenuto, letto con molta attenzione, considera il nostro territorio come risorsa da vampirizzare e sfruttare con perforazioni e colate di cemento. Se non leggo male, si vuole rilanciare l’alta velocità in Toscana e Val di Susa, perforare il tunnel di Chiomonte, depredare il territorio, radere al suolo la scuola pubblica a vantaggio della privata, cementificare anche in sfregio della tutela del patrimonio storico e artistico nazionale.

Cosa gravissima, sempre  se i miei occhi e il mio cervello non mi ingannano, c’è l’intenzione palese di salvare, con legge illegittima perché contraria a molteplici decisioni della Corte di Giustizia europea, gli imputati di traffici e associazioni per delinquere ai quali è stato contestato il traffico di rifiuti pericolosi per la salute pubblica in sinergia con politici corrotti.

A questo punto credo di essere legittimato ad ultimo interrogativo: si vuole trasformare la nostra Italia devastandola da rifiuti tossici nocivi gestiti dal crimine organizzato in simbiosi con la politica? Ai posteri l’ardua sentenza!


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