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San Gennaro, si è ripetuto il miracolo della liquefazione del sangue
19 Set 2021 11:30

  • Si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro.
  • L’arcivescovo di Napoli ai fedeli: “Ringraziamo il Signore per questo dono“.
  • L’omelia del monsignor Battaglia: “Nessuno ha in tasca la ricetta per il bene di Napoli“.

Si è ripetuto a Napoli il prodigio del ‘miracolo’ di San Gennaro. L’annuncio della liquefazione del sangue è stato dato alle 10 in Duomo.

“Il sangue si è sciolto” ha annunciato ai fedeli l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia. L’annuncio è stato accolto dall’applauso dei fedeli.

Per via delle norme anti Covid-19 sono stati ammessi 450 fedeli mentre 200 sul sagrato. Il ripetersi del ‘miracolo’ eè letto come un buon auspicio per Napoli e la Campania. Il miracolo avviene tre volte l’anno: il 19 settembre, nel giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre.

L’arcivescovo di Napoli, rivolgendosi ai fedeli, ha detto: “Ringraziamo il Signore per questo dono, per questo segno così importante per la nostra comunità”.

E ancora: “E’ bello ritrovarsi attorno a questo altare per celebrare l’Eucarestia della vita per chiedere l’intercessione di San Gennaro perché possiamo sempre di più innamorarci della vita e del Vangelo. Non sempre ci riusciamo perché la vita è segnata da debolezze e fragilità”.

Nessuno ha in tasca la ricetta per il bene di Napoli – ha detto il monsignor Battaglia durante l’omelia – e per questo siamo chiamati ognuno a dare il proprio contributo a partire dalla propria storia e dal proprio impegno senza incagliarci nelle acque basse dei conflitti inutili, improduttivi, fini a se stessi'”.

“Napoli è una pagina di Vangelo scritta dal mare, la nostra città non deve venir meno alla sua vocazione di terra di mare, generando incontri. Napoli è chiamata ad essere un porto sicuro per i suoi figli evitando di cedere a sterili logiche individualistiche e di parte, guardando invece all’orizzonte ampio del bene di tutti”.

E alla Chiesa di Napoli, l’arcivescovo chiede di “mettersi sempre di più a servizio di questa traversata verso il bene comune nella consapevolezza che il Vangelo è una buona notizia per tutti, una bussola sicura per ogni navigazione”.


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