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Tassazione minima globale per le multinazionali, accordo al G7
06 Giu 2021 07:40

  • Una “solida” tassa minima globale con un’aliquota di almeno il 15%
  • L’accordo colpirà i colossi internazionali come Amazon, Microsoft, Google
  • Gentiloni: “Passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma fiscale”

Raggiunto l’accordo, tra i ministri delle Finanze del G7, sulla tassazione minima a livello globale per i profitti delle grandi multinazionali. Il primo ad annunciare l’accordo, considerato “storico”, il britannico Rishi Sunak.

L’annuncio

“A Londra oggi, io e le mie controparti finanziarie abbiamo raggiunto uno storico accordo sulla riforma fiscale globale che richiede ai giganti tecnologici multinazionali di pagare la loro giusta quota di tasse nel Regno Unito”. A fargli eco il segretario di Stato americana Janet Yellen: “I ministri delle finanze del G7 hanno assunto oggi un impegno significativo e senza precedenti che fornisce un enorme slancio verso il raggiungimento di una solida tassa minima globale con un’aliquota di almeno il 15%. La tassa minima globale – aggiunge – porrebbe fine alla corsa al ribasso nella tassazione delle società e garantirebbe equità per la classe media e per i lavoratori negli Stati Uniti e in tutto il mondo, aiutando l’economia globale a prosperare, livellando le condizioni per le imprese e incoraggiando i paesi a competere su basi positive, come l’istruzione e la formazione della nostra forza lavoro e gli investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrutture”.

Passo verso l’accordo globale

Anche il commissario europeo Paolo Gentiloni ha salutato con favore l’accordo, parlando di un “grande passo compiuto dal G7 verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma fiscale” e garantendo che la Commissione Europea “contribuirà attivamente a far sì che ciò accada il prossimo mese, in occasione del G20 a Venezia. E’ stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di costruire ponti su questioni cruciali. Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate. Ora dobbiamo fare l’ultimo miglio per espandere questo consenso ai membri del G20 e a tutti i paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell’Ocse”.

Corporate tax

L’accordo colpirà i colossi internazionali come Amazon, Microsoft, Google, attraverso l’istituzione di una corporate tax, una tassa minima sui loro profitti introdotta a livello globale.


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