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“Calabresi Creativi” al Parlamento Europeo
03 Apr 2014 07:25

Internet sta rivoluzionando il settore turistico: secondo la Commissione Europea più del 50% dei cittadini comunitari consultano regolarmente la rete per informarsi e/o prenotare le proprie vacanze.

Tale rivoluzione non ha solamente interessato le relazioni tra le imprese ed i segmenti di domanda, ma anche e soprattutto il modo di commercializzare i servizi turistici e pianificare lo sviluppo territoriale.

Ne sono convinti i progettisti della piattaforma di innovazione sociale realizzata dall’associazione Calabresi Creativi e vincitrice del bando MIUR 2012 “Smart cities and communities and social innovation” che ieri hanno presentato la loro iniziativa al Parlamento Europeo nel workshop dal titolo “Smart Destinations. How can New Technologies improve European management?” fortemente voluto dagli eurodeputati  Mario Pirillo (PSE) e SalvatoreTatarella (PPE), uniti nel sostenere una best practice quale SmartDmo. Smart cities e social innovation, turismo e big data, sharing economy i temi trattati.

Al workshop, che ha voluto offrire una riflessione su come la pluralità di strumenti innovativi del web 2.0 possa sostenere gli operatori turistici nella definizione di un’offerta più integrata ed economicamente sostenibile, sono intervenuti Fabrizio Cobis (dirigente MIUR), Philippe Tripodi (Ceo Archebit spa, consulente big data) e Vincenzo Zappino (consulente internazionale di sviluppo territoriale e co-founder di Target Euro).

A presentare SmartDmo, realizzata da Calabresi Creativi in collaborazione con Assessorato al Turismo Regione Calabria, Sviluppo Piemonte Turismo, Associazione Le Terre dei Savoia, Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero e BTO Educational, il presidente dell’associazione Domenico Rositano, che sottolinea: “L’innovazione di SmartDmo è un’innovazione di processo, in cui attori operanti sulla stessa destinazione si mettono in rete per condividere informazioni con un approccio competitivo. Siamo felici di rappresentare la Calabria che opera grazie all’Europa ma riesce a mantenere una propria specificità e a confrontarsi condividendo le esperienze“.


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