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La startup calabrese che ha rivoluzionato l’edilizia
14 Nov 2014 08:24

È ai primi posti di tutte le principali classifiche delle startup italiane, nella graduatoria delle nuove imprese innovative che hanno preso più finanziamenti (3.8 milioni di euro in totale), nell’elenco delle startup che hanno superato il milione di euro di fatturato e nella lista delle nuove società che danno più occupazione: è Personal Factory, la startup di Simbarìo (Vibo Valentia) fondata dai fratelli Francesco (34 anni) e Luigi Tassone (28 anni).

Personal Factory, nata nel 2009, ha sviluppato e brevettato una macchina, Origami, che consente di miscelare e confezionare inerti e prodotti chimici, costituendo una piattaforma tecnologica in grado di trasformare ogni rivenditore anche in un produttore di materiali per l’edilizia. La macchina, concentrata in 6 metri quadrati e fortemente automatizzata, rende la produzione più veloce, precisa e flessibile: ciò consente a chi la utilizza di ottenere vantaggi in termini di riduzione del costo del venduto, oltre a poter offrire on demand un ampio catalogo di prodotti certificati riducendo allo stesso tempo le scorte di magazzino.

Personal Factory ha messo a punto inoltre l’unica piattaforma di cloud computing abbinata ai processi manifatturieri. Il cosiddetto cloud manufacturing consente infatti di ridurre drasticamente i trasporti nella filiera produttiva con un impatto ambientale estremamente limitato. La piattaforma tecnologica elaborata da Personal Factory è attualmente presente in varie aree del mondo tra cui Nord Africa, Russia e America Latina.

Al momento, i fondatori si stanno chiedendo se valga la pena o meno rimanere in Italia, visto che molti dei clienti sono all’estero. Ma per il momento restano in Calabria, dove danno lavoro a 26 dipendenti e 7 collaboratori. E puntano a crescere ancora. Il fatturato superiore al milione di euro è solo il primo traguardo: una parte delle risorse sono state investite in ricerca e sviluppo per creare versioni sempre più all’avanguardia di Origami. Tra gli ultimi progetti di Personal Factory, infatti, c’è la realizzazione diHacking Materials Lab, un laboratorio in cui studiare i materiali da costruzione soprattutto in ottica di innovazione. Non a caso, hanno raccolto due round di venture capital pari a 3,8 milioni di euro complessivi. La prima iniezione è stata di 1,8 milioni e i finanziatori erano Vertis Sgr e Fondamenta Sgr. La seconda, un aumento d capitale da 2 milioni sottoscritto da Atlante Ventures Mezzogiorno – fondo gestito da IMI Fondi Chiusi SGR, società del gruppo Intesa Sanpaolo, Vertis Venture – fondo gestito da Vertis SGR – e TT Venture– fondo gestito da Fondamenta SGR .

Tra i riconoscimenti che Personal Factory ha ricevuto ci sono stati la possibilità di rappresentare l’eccellenza tecnologica italiana all’EXPO di Shanghai, il premio “Best Practices” di Confindustria e il piazzamento come finalista al “Global Cleantech Round Table” di Washington.


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