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Segesta Teatro Festival, un mese di spettacolo e cultura nel segno di teatro, danza e musica
06 Lug 2022 13:48

Teatro, danza, musica, ma anche poesia, installazioni e spettacoli all’alba: questo è il cartellone del Segesta Teatro Festival, manifestazione culturale che si svolgerà dal 2 agosto al 4 settembre. Un programma che comprenderà un complesso di 26 spettacoli, di cui 7 Prime Nazionali. Un piatto ricco presentato questa mattina all’interno dei locali del Museo Riso di Palermo. Serie di eventi, quella coordinata dal direttore artistico Claudio Collovà, che comprenderà il Teatro Antico di Segesta, il Tempio di Afrodite Urania e cinque comuni del comprensorio trapanese: Calatafimi-Segesta, Contessa Entellina, Poggioreale, Salemi e Custonaci.

Samonà, “Segesta diventi punto di riferimento”

A presentare l’evento l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Alberto Samonà. “Teniamo a battesimo la prima edizione del Segesta Teatro Festival. Un cartellone che, per tutto il mese di agosto, vedrà il Teatro Antico di Segesta arrichirsi di spettacoli teatrali, di iniziative musicali e di nomi importanti. Un’edizione che vogliamo dedicare idealmente a Peter Brook. Un grandissimo del teatro del Novecento scomparso in questi giorni. E’ un festival che punta a diventare punto di riferimento dell’offerta culturale italiana nei prossimi anni”.

“Segesta Teatro Festival mira a creare rapporto con territori”

Il Segesta Teatro Festival punta a coinvolgere non solo una grande fetta di pubblico ma anche e soprattutto i territorio. Come ribadito da Luigi Biondo, direttore del Parco archeologico di Segesta “Il rapporto con il territorio è un aspetto fondamentale e questa è un’occasione per tutti i comuni coinvolti. Un territorio vasto, che va da Trapani fino ad Agrigento. Ci aspettiamo grande presenze con la gente che torna a vivere nella casa dell’arte, nel tempio di Segesta”.

Collovà: “Ventisei spettacoli in programmazione”

A presentare il carnet del Segesta Teatro Festival è il direttore artistico Claudio Collovà. “Spero che sia un festival apprezzato anche da un pubblico non turistico. Abbiamo cercato di unire il rischio culturale a momenti di riflessione e di spettacoli che non siano solo puro intrattenimento. Sarò felice di vedere molti turisti ma anche molto pubblico indigeno. Sono tanti gli spettacoli in programmazione, 26 per la precisizione. Spesso ci sarà doppio spettacolo nella stessa serata. Musica, danza e teatro: ritorna una complessità di offerta e una multidisciplinarità. E’ un festival che ha la fortuna di vivere all’interno del Teatro Antico. Uno dei luoghi più belli al mondo. Faremo spettacoli anche al Tempio di Afrodite. Speriamo di vedere tanta gente, dopo anno di oscurantismo derivati dalla pandemia”.


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