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E la casta fa festa a Pompei. Ma il nuovo sindaco dice basta
11 Giu 2014 06:55

E’ già polemica sul ‘Grande Evento Pompei’, che si svolgerà nel Teatro Grande degli Scavi il 28 e 29 giugno. Gli inviti sono stati spediti a tutte le autorità locali e nazionali, ma il nuovo sindaco di Pompei, Ferdinando Uliano, che si insedia domani, prima ancora di vedere ufficializzato il suo ruolo di primo cittadino, avverte: “Stop ai privilegi del passato“.

Lo fa rispedendo indietro gli inviti per gli amministratori pubblici inviati dall’attuale commissario prefettizio, Aldo Aldi, che lascerà proprio domani il timore al neoeletto Uliano. “Non permetteremo mai più che si ripresentino situazioni come quella venutasi a creare lo scorso luglio in occasione dello spettacolo di Alessandro Siani” afferma il nuovo sindaco Uliano. Il riferimento è alla serata del 26 luglio del 2013, che venne annullata pochi minuti prima dell’inizio a causa dei biglietti omaggio dei troppi infiltrati che avevano superato il numero dei posti a sedere. Furono contati 200 biglietti gratis contro gli 80 registrati. Il pubblico pagante trovò i posti tutti occupati dai ‘privilegiati’ che avevano ottenuto un “lasciapassare omaggio”.

Fu lo stesso Siani a decidere che lo spettacolo venisse sospeso e che venissero rimborsati i biglietti destinati in parte a sovvenzionare gli Scavi di Pompei. Uliano, quindi, afferma: “Su questo, così come su altri fronti, saremo intransigenti. Non permetteremo più che si ripresentino situazioni del passato. Gli amministratori che intendono prendere parte a questa e a altre manifestazioni in programma, lo faranno come semplici cittadini, senza alcun tipo di privilegi e a proprie spese”. Il commissario Aldi replica alla scelta del sindaco spiegando che il suo è stato un “atto doveroso richiesto dal protocollo” in base al quale gli inviti del ‘Grande Evento Pompei‘, che si svolgerà nel Teatro Grande degli Scavi il 28 e 29 giugno, sono stati spediti alle più alte cariche istituzionali, locali, regionali e nazionali, in virtù dell’impegno profuso dalle stesse affinché l’evento si realizzasse. “E’ un atto doveroso che lo richiede il protocollo, svolto nel rispetto delle istituzioni e della legge“, ha precisato Aldi.


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