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Il luglio terribile che ha messo in ginocchio il turismo al Sud. Ecco i dati
02 Ago 2014 08:13

Se a far da padroni sono vento, pioggia e freddo a nulla servono stabilimenti attrezzati, sconti e promozioni. E le imprese balneari, già segnate dalla crisi economica, vanno in profondo rosso con una media approssimativa dei cali attorno al 40%.

Emerge dalle indagini realizzate dal Sindacato Italiano Balneari che associa circa 10.000 imprese e aderisce alla Fipe/Confcommercio. Le situazioni più dure sono in Campania e Marche (con cali a luglio rispettivamente del 70% e del 60%) ma non va meglio in Liguria (-50%), Toscana (-50%) ed Emilia Romagna (-30%).

Queste le presenze sulle spiagge, rispetto allo stesso periodo del 2013, secondo un sondaggio condotto su un campione rappresentativo di imprese balneari italiane aderenti al Sindacato Italiano Balneari: Giugno 2014% e Luglio 2014% Abruzzo -30 -40; Basilicata -15 -20; Calabria -20 -25; Campania -40 -70; Emilia Romagna -40 -30; Friuli Venezia Giulia -30 -40; Lazio -30 -30; Liguria -40 -50; Marche -35 -60; Molise -30 -30; Puglia -10 -20; Sardegna -10 -15; Sicilia -20 -15; Toscana -35 -50; Veneto -10 -15.


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