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Recovery, più fondi al Sud e il ruolo assegnato agli enti locali
18 Apr 2021 06:00

  • Il 40% delle risorse saranno destinate al Meridione
  • Previste altri fondi aggiuntivi con il React-Eu
  • Gli Enti locali avranno il compito di spendere

Il Sud conquista nuovi spazi nel Recovery Plan. Il governo di Mario Draghi ha, infatti, riservato più risorse per il Meridione: in totale 77 miliardi di euro, pari al 40% del Piano. Intanto, come rilevava ieri La Sicilia, il primo documento inviato a Bruxelles già pronto per il vaglio della Commissione è il “React-EU”, risorse aggiuntive al “Pnrr” quasi tutte destinate al Sud (8 miliardi su 13,5).

Il React-Eu

Il React-Eu contiene misure su competenze che che in periodo della pandemia erano state trasferite alle regioni e che ora tornano allo Stato. In particolare, si tratta di salute, occupazione, scuola, ambiente, ricerca e sostegno alle imprese. Tra gli interventi previsti la decontribuzione al 30% per i contratti di lavoro al Sud, la digitalizzazione dei plessi e l’implementazione della Dad, efficienza energetica delle imprese, la formazione dei ricercatori e bandi per le università.
Oltre a questo, c’è anche il Fondo complementare al Pnrr che potrebbe prevedere 70 miliardi entro il 2033 che dovrebbe contenere le opere che non verranno completate entro il 2026 e tra questi ci sarà la Salerno-Reggio Calabria e potrebbe rientrarci anche l’attraversamento stabile dello Stretto (che sia ponte o tunnel).

Il ruolo degli enti locali

Sarà fondamentale spendere e spendere bene questi fondi che potrebbero anche aumentare ulteriormente e in quest’ottica sarà fondamentale il ruolo degli enti locali che dovranno realizzare ciclovie urbane, acquistare bus, navi e treni ecologici, avviare programmi di edilizia residenziale pubblica “green” e dovranno partecipare a bandi per i sistemi di trasporto rapido di massa. Senza dimenticare infrastrutture idriche, ferrovie regionali, porti, aeroporti e Zes. Saranno fondamentali per questo i 2.800 tecnici che verranno selezioni attraverso un mega concorso fast track.

Il “Capitolo Sud” nel Recovery

“La quota Sud del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è arrivata al 40 per cento. È un valore molto superiore alla percentuale di popolazione residente e al Pil”, dice il ministro per la Coesione territoriale, Mara Carfagna. “In otto settimane – prosegue Carfagna – siamo riusciti a costruire il ‘Capitolo Sud’, una base per invertire la rotta delle disuguaglianze nel lavoro, nella crescita, nell’accesso ai servizi. Abbiamo difeso e implementato le cifre precedenti e potremo anche far aumentare il dato se aiuteremo enti locali e imprese ad assorbire una quota maggiore dei programmi nazionali”.

“In otto settimane siamo riusciti a costruire il Capitolo Sud’, dice il ministro Carfagna

La missione che può essere considerata più “meridionale” è quella su infrastrutture e mobilità sostenibile: ha un valore di 31,9 miliardi e riserva al Sud una quota del 53,2%, con particolare attenzione ad alta velocità ferroviaria, strade più sicure e più logistica integrata. “In questo 2021 – spiega il ministro per il Sud e la Coesione territoriale – progettiamo gli investimenti di un decennio che può cambiare l’Italia: non solo il Pnrr ma anche il React-Eu, il nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali europei e quello del Fondo di Coesione. Le scelte dei prossimi mesi possono aprire una stagione di sviluppo straordinaria: qualcosa di simile agli anni Sessanta, un periodo che ha costruito benessere e sicurezza per molte generazioni di italiani. Saremo giudicati come generazione politica per i risultati che sapremo ottenere”.


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