Gli incidenti stradali mortali in Italia sono in netto calo. Nel triennio 2010-2013, infatti, il numero delle vittime è sceso del 17,7%.
Questa è la buona notizia.
La brutta notizia, invece, è che la media degli incidenti mortali nel nostro Paese è superiore a quella europea: 56,2 morti per mili
one di abitanti contro i 51,4 degli altri Stati.
È quanto emerge dal rapporto Aci – Istat sul settore. E la strada extraurbana più pericolosa d’Italia si trova al Sud.
È il raccordo autostradale di Reggio Calabria (14,8 incidente per km a fronte di una media italiana di 0,68).
Seguono il tratto urbano della A-24 Roma-L’Aquila, vicino a Portonaccio (14,6 incidenti/km), la Tangenziale est di Milano all’altezza di Cologno Monzese e Brugherio (14 incidenti/km).
Su queste strade, il numero degli incidenti è 20 volte superiore al resto della rete extraurbana.
Per quanto riguarda le città, è Roma quella in cui nel 2013 sono avvenuti più incidenti stradali: 12.974. A Napoli, invece, si registra il più alto indice di mortalità (1,69 morti ogni 100 incidenti). Subito dopo ci sono Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31). Il rapporto Aci-Istat evidenzia anche quali siano i mesi più a rischio. A luglio, in particolare, avvengono più incidenti, mentre ad agosto, si verifica il maggior numero di vittime.
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