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Ingegneri, tecnici ed esperti di diritto, via libera alle assunzioni per il Pnrr
05 Giu 2021 09:27

  • Il governo ha emanato un decreto legge per le assunzioni per la gestione del Pnrr
  • Sono previste figure tecniche ma anche esperti di diritto
  • Sarà realizzato anche un Portale del reclutamento

Assunzioni di tecnici (ingegneri, informatici, matematici) ma anche di esperti di diritto per rafforzare la Pubblica amministrazione in vista dell’attuazione del Pnrr. Lo ha previsto il governo che su proposta del premier Mario Draghi, del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta e del ministro della Giustizia Marta Cartabia ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia.

Percorsi veloci, trasparenti e rigorosi per il reclutamento di profili tecnici e gestionali necessari e per porre le premesse normative per la realizzazione delle due riforme trasversali previste dal PNRR: la pubblica amministrazione e la giustizia. In questo consiste il decreto legge varato dal governo per rafforzare

Il decreto segue quelli già approvati, relativi alla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e alla semplificazione, e costituisce così il terzo pilastro dell’assetto normativo che consentirà la piena attuazione del Piano.

Concorsi veloci

Il decreto stabilisce che per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato si applica la riforma dei concorsi pubblici contenuta nel decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, che prevede la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e la previsione della sola prova scritta digitale. La durata dei contratti sarà di 36 mesi, rinnovabili fino al 31 dicembre 2026 in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Piano da parte delle amministrazioni assegnatarie dei progetti.

Portale del reclutamento

Per le alte specializzazioni – come i dottori di ricerca e le persone con esperienze documentate di almeno 2 anni in organizzazioni internazionali e dell’Unione europea – è prevista l’iscrizione in un apposito elenco sul “Portale del reclutamento”, a seguito di una procedura di selezione organizzata dal Dipartimento della funzione pubblica e basata anch’essa sulla valutazione dei titoli e su un esame scritto. Le amministrazioni potranno quindi procedere alle assunzioni sulla base della graduatoria, mantenendo comunque la facoltà di indire proprie procedure concorsuali.

Per i professionisti e gli esperti iscritti agli Albi, si prevede l’inserimento sul “Portale del reclutamento” in un apposito elenco vincolato al possesso di determinati titoli di qualificazione professionale. Ai fini dell’attribuzione degli incarichi di collaborazione, le amministrazioni dovranno chiamare almeno tre professionisti in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l’incarico sulla base di un colloquio. I criteri seguiti dovranno essere pubblicati sul sito internet delle amministrazioni competenti.

Raddoppio dei dirigenti

Il testo, al fine di consentire la selezione di manager qualificati, autorizza, esclusivamente per il periodo di attuazione del PNRR e soltanto per le amministrazioni titolari di interventi, il raddoppio delle percentuali previste dalla legge per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla pubblica amministrazione e a dirigenti provenienti da altre amministrazioni. Potranno essere poi superati i tetti di spesa relativi al trattamento economico accessorio, secondo criteri e modalità da definire nei contratti collettivi nazionali di lavoro.

Non disperdere le competenze

Il decreto fissa una fino al 40 per cento di posti nei concorsi pubblici banditi dalle amministrazioni a favore di chi abbia svolto incarichi a tempo determinato per lavorare al PNRR. La Commissione europea, infatti, chiede che le competenze acquisite dalle pubbliche amministrazioni non vadano disperse dopo il 2026, ma che contribuiscano al rafforzamento della capacità amministrativa. Sono previsti, inoltre, percorsi di mobilità verticale per il personale della pubblica amministrazione, volti a valorizzare le conoscenze tecniche e le competenze di carattere trasversale (manageriale e gestionale) sviluppate dai dipendenti nel corso della propria attività lavorativa.

Contratti di apprendistato

Per i giovani, si potenziano i canali di accesso qualificati, attraverso l’attuazione delle norme che prevedono la possibilità di stipulare contratti di apprendistato nella p.a. Sono introdotti strumenti di supporto alle amministrazioni nell’attuazione del PNRR, fra cui il potenziamento delle funzioni di Formez PA, che dovrà fornire assistenza tecnica alle amministrazioni, e il rafforzamento della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA).

Concorso per 500 posti

Per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto il Dipartimento della funzione pubblica indirà un concorso pubblico per il reclutamento di un contingente complessivo di 500 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.

Le figure reclutate saranno ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, tra le amministrazioni centrali titolari degli interventi. Le graduatorie del concorso saranno efficaci per la durata di attuazione del Piano e sono oggetto di scorrimento in ragione di esigenze motivate fino a ulteriori 300 unità.

Reclutamento di esperti

Per le attività di monitoraggio e rendicontazione del PNRR, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato potrà avvalersi di un contingente di esperti di comprovata qualificazione professionale fino a un importo massimo di euro 50.000 lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa complessivo di 250.000 euro per l’anno 2021 e di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026. Le restanti amministrazioni potranno avvalersi di un analogo contingente, per un importo massimo di 50.000 euro lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa complessivo di euro 4 milioni per l’anno 2021 e di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026.

Esperti per la transizione digitale

Per il supporto alla transizione digitale, all’innovazione e alla cyber-sicurezza nella pubblica amministrazione, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio potrà avvalersi di un contingente di 268 nuovi esperti. Queste risorse aggiuntive andranno a rafforzare l’unità dedicata alla progettualità del PNRR e a costituire le sette squadre operative che supporteranno tutte le amministrazioni sul territorio. Fino al 31 dicembre 2026, inoltre, l’Agenzia per l’Italia digitale è autorizzata ad assumere a tempo determinato un contingente di personale di 67 unità.

16.500 unità di addetti all’Ufficio per il processo

Per assicurare la celere definizione dei procedimenti giudiziari, il Ministero della giustizia è autorizzato ad avviare le procedure di reclutamento di un contingente massimo di 16.500 unità di addetti all’Ufficio per il processo, nel periodo 2021-2024, in due scaglioni, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di 2 anni e 9 mesi per il primo scaglione e di 2 anni per il secondo. Analogamente, per assicurare la celere definizione dei processi pendenti al 31 dicembre 2019, la Giustizia amministrativa è autorizzata, in deroga alle norme vigenti, ad avviare le procedure di reclutamento, in due scaglioni, di un contingente massimo di 326 unità di addetti all’Ufficio per il processo.


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